seconda metà del XVIII sec.
Base di bronzo dorato a base ottagonale sagomata, percorsa verticalmente da volute e foglie d’acanto; su un cespo d’acanto si innesta la croce di bronzo e rivestita di vetro dipinto in modo da simulare il diaspro rosso. Il crocefisso è d’argento, così come il teschio posto sotto ad esso, il Cartiglio con la scritta INRI che lo sovrasta e le terminazioni dei bracci.
Dono di Rosa Caimi, descritto per la prima volta nell’inventario del 1816

tesi di laurea di Anna Pini, Argenterie sacre nel duomo di Pontremoli, dal XVII al XX secolo: committenza e donazioni, Università degli studi di Pisa, Facoltà di Lettere e Filosofia, a.a. 1994-1995

Segnatura: F11 02

Riferimenti fotografici: Lab. fotografico CFS negativo n° 45848

Localizzazione: Diocesi di Massa Carrara - Pontremoli

Categoria: Suppellettili ecclesiatiche