Foto richieste per motivi di studio a musei di tutto il mondo – dal Suermondt-Ludwig-Museum di Aquisgrana al Museo Textil di Barcellona e naturalmente al Musée Historique des Tissus di Lione e al Victoria and Albert Museum di Londra – ma anche immagini inviatele da colleghi studiosi per un consiglio o un confronto, e soprattutto campagne fotografiche fatte realizzare dal Laboratorio interno dell’allora Istituto di Storia dell’Arte, che seguendo le trasformazioni del sistema universitario fa oggi parte del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere: le foto rappresentano una sezione significativa del materiale conservato nell’archivio di Donata Devoti, in parte rimaste fortunatamente connesse a testi scritti, in particolare schedature di tessili antichi, a cominciare da quella – pionieristica in Italia – svolta ai tempi della sua tesi di laurea.

Personalmente appassionata di fotografia – e a lungo anche docente responsabile del citato laboratorio fotografico dell’Università – seguiva con attenzione le riprese, concordando con i fotografi le modalità più opportune per manufatti di oggettiva difficoltà nella resa della riproduzione, come metalli riflettenti e tessuti serici: una documentazione necessaria base di studi specifici, comprese le tesi di laurea degli allievi, che generosamente sosteneva con campagne fotografiche appositamente organizzate.